Il mare, oltre ad essere una entità naturale biologicamente indispensabile, rappresenta da sempre per l’uomo una passione. E’ insieme una meta e una sfida, una ricerca d’avventura, un desiderio di esplorazione, una speranza di fuga, un bisogno di pace, uno stimolo eccitante e unitamente una riscoperta di tranquillità. Dal mare ha avuto origine la vita stessa. e l’incontro con il mare simboleggia ancora una rinnovata eccezionalità. Andare per mare in barca a vela è un’esperienza di ancor più denso spessore. L’accettare l’incontro/confronto con il mare è come attraversare il mito. E’ ritrovarsi in una nuova dimensione fatta di spazi e di tempi diversi, tra l’oscurità dell’ignoto e la presenza del pericolo. Ma è anche opportunità di assaporare un ritmo più lento e
dolce di vita, riscoprendo quali sono i limiti reali dell’esistenza, senza fuggirli, confrontandosi con la natura e con se stessi. L’esperienza del mare in barca a vela, è anche ricca di implicazioni dal punto di vista psicologico.; in effetti l’idea di base è che dal mare possano derivare forti spinte psicologiche verso il potenziamento della personalità e verso l’utilizzo di energie costruttive e risorse proprie. Dal punto di vista psicologico esistono alcune peculiarità di questa straordinaria e suggestiva attività che è la vela, strettamente legate a dinamiche e processi umani. Ad esempio, l’incontro con il mare diventa incontro con le proprie profondità. L’esperienza della conduzione di una barca, per rotte che assomigliano a quelle del quotidiano, porta l’individuo a pensare
di essere capace a condurre se stesso attraverso la navigazione più difficile che è la vita. Poi in vela ci si deve confrontare con situazioni di pericolo, con imprevisti e stati di emergenza. Si deve saper prendere decisioni e risolvere problemi in condizioni a volte difficili. Si deve sopportare uno spazio ristretto chiuso e isolato da cui non esiste via d’uscita. Si deve vivere a stretto contatto con l’altro e insieme si deve collaborare per raggiungere un obiettivo comune e condiviso: la navigazione e l’arrivo al porto!
DESCRIZIONE DEL PROGETTO Lo sport della vela rappresenta per tutti gli amanti del mare un momento di svago e di canalizzazione costruttiva delle tensioni nervose ma anche un modo divertente di fare attività all’aria aperta e stare con gli altri rispettando regole precise. Questo progetto nasce per dare l’opportunità a chi lo desidera, di conoscere il mare attraverso l’attività velica. Per molte persone diversamente abili che vivono lontane dal mare, partecipare a questo corso rappresenta la possibilità di vivere un’esperienza nuova, divertente, educativa e utile a migliorare le capacità individuali di ciascuno. La Vela è un mezzo che riesce a scatenare entusiasmo ed intense emozioni, in quanto permette di imparare la vela in maniera semplice,sicura e divertente. SCOPO
DEL PROGETTO: Lo scopo principale di questo progetto è quello di fornire ai partecipanti i principi fondamentali della navigazione a vela e gli strumenti necessari per il controllo, la conduzione e il miglior utilizzo di un’imbarcazione, con particolare attenzione alle norme di sicurezza, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente marino. Il progetto promuove un avvicinamento rapido alla vela e una diffusione dei principi di integrazione e riabilitazione delle persone disabili, sia fisici che intellettivi, attraverso i benefici che può suscitare la pratica di questo sport. DESTINATARI DEL
PROGETTO Il progetto è rivolto agli ospiti delle Comunità Psichiatriche Riabilitative della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo sita a Latiano.
OBIETTIVI : Obiettivo sociale: Conoscere ed imparare il mare costituisce da sempre una tappa fondamentale che aiuta a realizzare parte della propria personalità, grazie alla crescita di carattere morale e spirituale. Numerosi studi di carattere sociologico confermano che il contatto con il mare è un’occasione per fornire, anche alle persone portatrici di handicap, fisico o mentale, una possibilità per conquistare o riconquistare un equilibrio psico-fisico ottimale. La vela a tale scopo, rappresenta fin dai tempi antichi, uno dei metodi più semplici e diretti per instaurare tale contatto. Inoltre, durante il corso, il velista potrà instaurare con l’istruttore e le altre persone presenti un rapporto di fiducia e complicità. La barca a vela quindi può essere utilizzata come strumento di socializzazione, crescita e sviluppo delle risorse personali: incoraggia la collaborazione e stimola il senso di responsabilità, potenzia l’autonomia e accresce la sicurezza in se stessi.
Obiettivo didattico: Questo progetto costituisce un cammino di formazione nell’apprendimento delle tecniche e manovre di navigazione, e un’occasione di puro divertimento e benessere fino ad arrivare ad una possibile partecipazione alla famosa regata Brindisi- Corfù con un gruppo di partecipanti meritevoli, che si saranno distinti durante tutto il corso, per costanza, interesse, capacità e tenacia. Oltre all’immediata possibilità di imparare a condurre un’imbarcazione, “Nodo si Scotta”, offre la possibilità di un notevole arricchimento personale. Lo sport della vela, per le sue caratteristiche, permette una crescita interiore, stimola doti decisionali e autocontrollo, abitua alla cooperazione e alla concentrazione. In barca, ogni ospite ha il suo ruolo definito, come equipaggio o come “leader” (comandante) dell’uscita stessa. Tutto ci permette di lavorare in gruppo avendo la consapevolezza che ogni propria azione è importante per il raggiungimento collettivo dell’obiettivo finale: in questo modo si abitua il soggetto alla responsabilità dei propri gesti e a rispettare il lavoro degli altri, ma anche a valorizzare il proprio. Obiettivo sportivo: L’impegno sportivo richiesto sarà proporzionale alla gravità e alle caratteristiche di ogni partecipante, inoltre saranno organizzate alcune regate per dare la possibilità ai velisti di dimostrare soprattutto a loro stessi, quello che hanno imparato durante il corso.
Obiettivi specifici del progetto:
- Imparare la terminologia marinara specifica;
- Armare e disarmare le barche;
- Saper condurre la barca in fase autonoma e conoscere le attività portuali;
- Uso del timone e delle vele;
- Imparare la andature per la conduzione della barca secondo i venti e le esigenze del momento;
- Saper operare per approntare ed eseguire le manovre di virata e di strambata;
- Operare con i diversi tipi di vela;
- Conoscere gli aspetti meteo locali influenti nella pratica velica;
- Saper osservare il mare e i suoi andamenti;
- Socializzazione e lavoro di gruppo.
PIANO DI LAVORO E DI ORGANIZZAZIONE Svolgimento del corso: Sono previste una lezione a settimana, nella quale si affronteranno argomenti di teoria e di uscita in barca vera e propria. Le lezioni di teoria prevedono l’acquisizione di nozioni meteorologiche e di una terminologia adeguata alla situazione utilizzando strumenti adeguati per l’apprendimento (libri di avventura, libri di letteratura sul mare,etc.). Le lezioni di pratica prevedono le tecniche di insegnamento tradizionale, affiancate all’utilizzo di “simpatici giochi” da effettuare in barca per acquisire una maggiore conoscenza delle dimensioni del mezzo e affinare divertendosi le manovre classiche. Prima o dopo essere andati in mare, ogni velista dovrà occuparsi
dell’armatura e della disarmatura della barca, acquisendo con più facilità una corretta terminologia velica; Persone previste e personale coinvolto: In corso è aperto ad un numero max di 6 persone tra gli utenti inserite presso le Comunità dell’Ente proponente, con in più la presenza di un educatore, che conosca l’utenza, che sia in grado di comprendere il loro linguaggio e che sappia come rivolgersi a loro, affinché riescano realmente ad acquisire nozioni di teoria e a comprendere quello che gli istruttori chiedono, e che sia in grado di coordinare le uscite. Inoltre che un istruttore federale che dispenserà tutte le nozioni necessarie.
MODALITA’ OPERATIVE I corsi sono allestiti presso la Lega Navale di Brindisi, su imbarcazioni a vela collettive e sono composti da una lezione settimanale. Ogni lezione è dedicata ad un gruppo di 3 utenti + 1 educatore + un istruttore federale. Con questo metodo i destinatari del progetto saranno in grado di : imparare a governare l’imbarcazione sorvegliati ed educati dall’istruttore, e di seguire l’allenamento degli altri allievi traendone spunti e osservazioni utili per il proprio apprendimento. La durata totale di ogni corso è di circa 10 lezioni. Allo scopo di garantire una maggiore attenzione e impegno, saranno individuati n.2 gruppi composti da n.3 utenti e un educatore che svolgeranno le lezioni il martedì pomeriggio, e da un secondo gruppo con le medesime caratteristiche, che seguirà le lezioni in giovedì mattina ( i giorni potrebbero subire delle modifiche in itinere a seconda delle condizioni atmosferiche).
PIANO FINANZIARIO: L’intero corso sarà promosso a titolo, totalmente gratuito, dalla Lega Navale di Brindisi, a seguito di un protocollo d’intesa stipulato fra la Fondazione Opera Beato Bartolo Longo, che ha proposto l’iniziativa, e la Lega Navale di Brindisi. VERIFICA DEL PROGETTO: Allo scopo di verificare le varie fasi del corso, durante le uscite in mare verranno effettuate riprese e foto delle singole lezioni per poter osservare concretamente le manovre giuste o errate di ciascun atleta. Saranno organizzate delle regate fra associazioni del settore allo scopo di mettere in pratica quanto appreso e fare pratica.
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3 Settembre 2016