Lunedì 9 settembre, alle 11, la Marina Militare celebrerà la “Giornata della Memoria dei Marinai Scomparsi in Mare” in ricordo di coloro che, militari e civili, hanno perso la vita e sono sepolti negli abissi. La commemorazione, che ha toccato il 76° anniversario, ed è considerata solennità civile, si svolgerà presso il Monumento Nazionale al “Marinaio d’Italia”, eretto nel 1933 per iniziativa della Lega Navale italiana in occasione del conferimento dell’onorificenza della Croce di guerra alla città di Brindisi.
Brindisi, dove la Regia marina installò una propria importante base nel 1909, ebbe un ruolo strategico importante per la guerra navale nel Basso Adriatico e nel Canale d’Otranto sino al 1918, barriera che la marina austro-ungarica non riuscì mai ad oltrepassare.
La scelta della data del 9 settembre ha però un preciso significato storico ed affettivo per la Marina Militare. Un giorno simbolico legato all’affondamento della corazzata Roma, dei cacciatorpediniere Vivaldi e Da Noli e agli oltre 1700 marinai periti in quei tragici eventi bellici, attaccati da aerei tedeschi dopo l’armistizio dell’9 settembre 1943.
Alla cerimonia parteciperanno il capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, oltre a numerose autorità civili, religiose e militari locali, che renderanno omaggio a tutti i marinai, militari e civili, deceduti in tempo di guerra o pace, “che hanno sacrificato la propria vita per salvaguardare l’interesse collettivo al servizio della Patria”, dice un comunicato della stessa Marina Militare.
La Lega Navale Italiana parteciperà alla cerimonia con una delegazione della Sezione di Brindisi e con il suo Presidente Roberto Galasso.